lunedì 17 marzo 2014

COLLEPARDO E DINTORNI

Questo weekend abbiamo fatto un giro tra i monti ciociari per celebrare il fatto che la primavera sembrerebbe finalmente arrivata! Siamo partiti un pò così senza un progetto ben preciso ma alla fine siamo riusciti a costruire un itinerario niente male... quasi che sembrava programmato.
Siamo arrivati a Collepardo ma saltando per il momento la visita al paese per non rischiare di perdere gli orari di apertura delle varie attrazioni (non siamo mattinieri no!) e siamo andati direttamente alle Grotte! In realtà si tratta di una sola grande grotta carsica, abbastanza grande, e , a quanto dice la guida all'ingresso, molo molto antica. Le stalattiti e stalagmiti si ergono creando un'atmosfera fantastica, un pò il paese delle meraviglie di alice, barocco e assurdo! Il giro è breve ma bello e interessante... in realtà c'è anche una seconda grotta collegata che però è chiusa al pubblico in quanto ben 5 specie diverse di pipistrelli la hanno eletta come propria dimora per la fase del letargo. Noi ne abbiamo visto solo uno che evidentemente aveva deciso di farsi un giretto di ricognizione ma dicono che in estate sia pieno pieno!




Sulla stessa rotta si trova anche la Certosa di Trisulti, una costruzione magnifica fatta costruire da Papa Innocenzo III nel 1204. Siamo arrivati giusto in tempo prima della lunga chiusura in orario pranzo, per visitarla tutta. Volendo si può chiedere ad uno dei monaci cistercensi che la abitano di fare un tour guidato, ma in quell'orario c'era la messa e quindi abbiamo fatto da soli. Gli orari di apertura sono dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00 (anche se quando c'eravamo noi hanno chiuso alle 13,30). Lì accanto c'è una piccola trattoria molto basic
nella quale ci siamo fermati a mangiare qualcosa prima di intraprendere il cammino verso l'eremo...


Questo è davvero un posto magico!!! Si chiama santuario delle Cese ed era un tempo un piccolo eremo in mezzo alla foresta. La passeggiata per il bosco lungo una discesa ripidissima (all'andata) è molto piacevole ma mi raccomando di coprirvi, il freddo e il vento sono abbastanza pungenti, almeno in questo periodo ed infatti a due passi ti ritrovi le montagne completamente innevate. Ci si riesce davvero ad immaginare come dovesse essere dura e meditativa una vita qui, in mezzo al nulla! La salita è un pò meno piacevole ma comunque si fa abbastanza facilmente.
Dopo le grotte abbiamo deciso di non perderci il pozzo carsico d'Antullo... ma arrivati lì... i cancelli erano chiusi, nonostante fosse l'orario di apertura ma noi non ci siamo persi d'animo e abbiamo scavalcato con tanto di pargoli al seguito   da bravi ce ne siamo andati ;)


Prima di scavalcare ehm andarcene, abbiamo incontrato una signora che raccoglieva la legna che ci ha raccontato la leggenda popolare di questo posto. Praticamente era il giorno di Sant'Anna (credo fosse Anna) e c'erano dei contadini che lavoravano la terra con aratri e cavalli. Il giorno di Sant'Anna però era vietato lavorare e glielo fecero presente. I contadini che avevano una gran fretta di portare avanti il lavoro però non volevano affatto passare il giorno a poltrire e pregare e nella discussione imprecarono il sacro nome... così Sant'Anna decise di farli inghiottire dalla terra, assieme ai cavalli e tutto e si dice che nel giorno della Santa a Mezzogiorno si sentano i lamenti di uomini e cavalli... quindi ecco, se avete idea di quando sia Sant'Anna e capitate di lì, fateci sapere!
Sulla strada del ritorno ci siamo fermati a Collepardo, un paesino davvero bellino anche se... praticamente non abbiamo incontrato anima viva!



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